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I segreti delle ristrutturazioni e risanamenti

Scopri come risanare e ristrutturare un ambiente con muri umidi e infiltrazioni d’acqua. Dalle crepe al tinteggio, passando per la scelta dei materiali e dei collanti, fino alle soluzioni per l’isolamento termico e acustico. Affronta ogni sfida con l’aiuto di un fornitore esperto e competente.

Iniziamo col dire che se si parla di ristrutturare e risanare uno spazio umido, purtroppo o per fortuna non ci sono grandi segreti.

Purtroppo perché sarebbe bello poter risolvere situazioni complesse con poco, per fortuna perché vuol dire che è possibile farlo, non nascondiamo che è una cosa complessa da fare. Che tu voglia occuparti personalmente della ristrutturazione o che tu contatti una ditta, ti consiglio di leggere con attenzione questo articolo per metterti al riparo da chi millanta di avere segreti, materiali o tecniche particolari.

 

Iniziamo dai fondamentali

Per ristrutturare e risanare uno spazio umido o bagnato è importante partire da alcuni fattori chiave per garantire il successo del progetto.

Innanzitutto, è importante verificare sia necessario ristrutturare le condizioni strutturali dell’edificio, in modo da poter determinare se sono necessari interventi di ristrutturazione strutturale prima di procedere con il risanamento dell’interno.

In secondo luogo, è importante definire con precisione gli obiettivi del progetto e le aspettative del committente. Vogliamo poter pianificare e realizzare un lavoro che sia in linea con le esigenze del cliente.

In terzo luogo, è importante selezionare i materiali e le tecnologie più adatte al progetto, in modo da garantire la massima efficienza energetica e la sostenibilità dell’edificio.

Infine, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati e competenti, in grado di gestire l’intero processo di risanamento con la massima attenzione ai dettagli e al rispetto delle normative in vigore.

 

La struttura sembra compromessa?

Se la struttura dell’edificio è compromessa, è necessario intervenire con interventi di ripristino strutturale per mettere in sicurezza la costruzione. In questi casi, è importante affidarsi a professionisti qualificati e competenti, in grado di effettuare una valutazione accurata delle condizioni dell’edificio e di proporre soluzioni adeguate per ripristinare la sua stabilità.

Gli interventi strutturali possono comprendere l’uso di malte e resine strutturali per rinforzare e consolidare le parti danneggiate dell’edificio, la sostituzione di travi e pilastri compromessi e la realizzazione di nuove fondazioni.

Durante questi lavori è importante seguire scrupolosamente le normative vigenti e rispettare i protocolli di sicurezza per garantire la sicurezza delle persone e degli edifici circostanti.

In ogni caso, è fondamentale non trascurare le condizioni strutturali dell’edificio e intervenire prontamente in caso di problemi per evitare rischi per la sicurezza delle persone e per garantire la longevità dell’edificio.

Attenzione alle crepe

Le crepe sui muri possono essere di vario tipo e di diversa entità, e la scelta della soluzione migliore dipenderà dal tipo e dalla gravità del problema.

In linea generale, è importante individuare la causa delle crepe e risolverla prima di procedere con la riparazione delle stesse. Potrebbe trattarsi di movimenti del terreno, di insufficienza delle fondazioni, di cedimenti strutturali, di infiltrazioni di acqua, di sbalzi termici, o di altri fattori, in questo caso il problema potrebbe essere di tipo strutturale; fate intervenire un tecnico abilitato a questo tipo di valutazioni.

Bisogna valutare attentamente la presenza di ferri d’armatura esposti o lesionati per valutare come procedere per una riparazione, a questo proposito consiglio la nostra guida sui passivanti.

Una volta risolto il problema, si potrà procedere con la riparazione delle crepe. Le crepe di piccola entità possono essere sigillate con malta o stucco, mentre quelle più grandi potrebbero richiedere l’utilizzo di resine epossidiche o di prodotti specifici per il ripristino delle murature. In alcuni casi, potrebbe essere necessario procedere con la ricostruzione della parte danneggiata della muratura esterna abbinando guaine e membrane specifiche.

Ricorda, prima si deve ristrutturare per poi procedere a risanare uno spazio umido, bagnato o compromesso, altrimenti dovremmo ripartire sempre dal punto zero ogni volta che la causa strutturale si ripresenta.

Ok, la struttura non è compromessa

Se la struttura dell’edificio non è compromessa, è possibile procedere con interventi di risanamento di carattere estetico e funzionale.

Il primo passo è quello di effettuare un’attenta valutazione delle condizioni dell’edificio, per individuare i punti critici da risanare e le eventuali modifiche da apportare alla distribuzione degli spazi. È importante anche considerare l’eventuale miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, adottando soluzioni di isolamento termico e di efficientamento energetico.

In base alle condizioni dell’edificio, si potrà procedere con interventi di demolizione e ricostruzione parziale, rimozione delle finiture esistenti, rinnovo degli impianti idraulici ed elettrici, rifacimento della copertura e della facciata, realizzazione di nuove pareti divisorie e pavimentazioni.

Per la scelta dei materiali da utilizzare nella ristrutturazione, è opportuno considerare la loro durabilità, resistenza e manutenzione nel tempo. Inoltre, si dovranno rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza, antincendio e acustica.

 

Ho muri bagnati?

Una volta risolto il problema delle crepe e verificato che non ci siano ulteriori infiltrazioni d’acqua, è possibile procedere con il risanamento.

Se si hanno muri bagnati e infiltrati -quindi non solo umidi- è necessario intervenire prontamente per evitare danni maggiori alla struttura dell’edificio e per prevenire la formazione di muffe e umidità, che possono compromettere la salubrità dell’ambiente interno.

Il primo passo è quello di individuare le cause dell’infiltrazione per risolverla. Potrebbe trattarsi di problemi legati alle tubature, alle condizioni della copertura, ad altre crepe nelle pareti, alle condizioni del terreno, o ad altri fattori. È fondamentale trovare la causa del problema per evitare che l’infiltrazione si ripresenti e rovini il lavoro che faremo.

 

Ora è un problema di umido

Per ristrutturare e risanare uno spazio umido, isolare una stanza dall’umidità è necessario intervenire su diversi fronti, a seconda delle cause che generano il problema di umidità. Una delle cause più comuni di umidità nelle stanze è l’infiltrazione di acqua dall’esterno o dal terreno. In questo caso, è possibile intervenire con un’adeguata impermeabilizzazione delle fondamenta e delle pareti esterne.

Un’altra causa di umidità può essere l’accumulo di vapore acqueo all’interno della stanza, ad esempio a causa della presenza di bagni o cucine. In questo caso, è possibile intervenire con l’installazione di un sistema di ventilazione forzata o di estrattori d’aria.

Per quanto riguarda l’umidità di risalita, si parla di pressione negativa quando l’umidità risale dalla falda acquifera verso la superficie del terreno, a causa della presenza di terreni permeabili che consentono l’ascensione dell’acqua. In questo caso, è possibile intervenire con la posa di un’adeguata barriera impermeabile sotto le fondamenta dell’edificio.

D’altro canto, si parla di pressione positiva quando l’umidità risale dalle fondamenta verso le pareti, a causa della presenza di acqua stagnante nel terreno. In questo caso, è possibile intervenire con l’installazione di un sistema di drenaggio per la raccolta delle acque di falda, oppure con l’applicazione di prodotti specifici per la riduzione dell’umidità di risalita, come ad esempio l’intonacatura con malta idrorepellente.

Per un’efficace isolamento dall’umidità è importante effettuare una corretta diagnosi del problema e intervenire con le soluzioni più appropriate. In ogni caso, è consigliabile rivolgersi a un professionista qualificato per l’individuazione delle cause del problema e la scelta delle soluzioni più efficaci.

 

capiamo la pressione positiva e negativa

Nel caso di umidità di risalita a pressione negativa, la soluzione più efficace è la posa di una barriera fisica impermeabile a livello delle fondamenta dell’edificio. Questo materiale impedisce la risalita dell’acqua dal terreno verso le pareti dell’edificio, impedendo l’insorgere di problemi di umidità. In alcuni casi, può essere necessario effettuare l’intonacatura con malta idrorepellente sulle pareti interne.

Nel caso di umidità di risalita a pressione positiva, la soluzione più appropriata dipende dalle cause del problema. È possibile intervenire con la creazione di un sistema di drenaggio per la raccolta delle acque di falda, che impedisce l’accumulo di acqua stagnante nel terreno. In alternativa, si può intervenire con l’applicazione di prodotti specifici per la riduzione dell’umidità di risalita, come ad esempio l’intonacatura con malta idrorepellente, sono molto usate quando si deve ristrutturare e risanare uno spazio umido come cantine, sottopiani, seminterrati o abitazioni costruite su pendenze o a ridosso di falde naturali.

In ogni caso, è sempre importante effettuare una corretta diagnosi del problema di umidità e intervenire con le soluzioni più appropriate, in base alle specifiche caratteristiche dell’edificio e dell’ambiente circostante.

 

come faccio con l’umidità di risalita?

Nel caso di umidità di risalita, è importante trattare le pareti con prodotti specifici in grado di ridurre l’assorbimento di acqua e di contrastare la risalita dell’umidità dal terreno.

Una soluzione comune è l’utilizzo di malta idrorepellente, una malta composta da sabbia, cemento e additivi speciali che riducono la permeabilità dell’intonaco e dell’intera parete. La malta idrorepellente viene applicata sulle pareti interessate dal problema di umidità, in modo uniforme e con uno spessore adeguato.

Un’altra soluzione possibile è l’utilizzo di prodotti specifici a base di resine siliconiche o di silani-silossani, che formano una barriera impermeabile sulla superficie (per approfondimenti fisico-chimici) delle pareti, impedendo la risalita dell’umidità. Questi prodotti possono essere applicati mediante spruzzatura, rullo o pennello.

In questo caso specifico ci possono aiutare anche le geomalte sono malte particolarmente porose, a base di argilla espansa, che sono in grado di assorbire e traspirare l’umidità presente nelle pareti. Queste malte possono essere utilizzate per creare un rivestimento interno alle pareti interessate dal problema di umidità, che consenta l’evaporazione dell’acqua assorbita. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla scelta della malta e alla sua applicazione, poiché una cattiva applicazione o una scelta errata della malta potrebbero non risolvere il problema di umidità.

Le calci idrauliche, invece, sono malte a base di calce, sabbia e acqua, che induriscono grazie alla presenza di silicati idraulici. Queste malte sono utilizzate per la realizzazione di intonaci e rivestimenti esterni alle pareti, ma possono essere utilizzate anche per il trattamento dell’umidità di risalita. Le calci idrauliche, infatti, hanno la capacità di assorbire e traspirare l’umidità, consentendo alle pareti di asciugarsi gradualmente.

In ogni caso, è importante scegliere la soluzione più appropriata in base alle specifiche caratteristiche del caso e alle condizioni delle pareti. Consiglio di rivolgersi a un esperto del settore per valutare le opzioni disponibili e scegliere la soluzione più efficace.

In ogni caso, è importante che il trattamento delle pareti sia effettuato da personale esperto e qualificato, in modo da garantire la corretta applicazione dei prodotti e l’efficacia del trattamento nel tempo.

 

Quando procedere al tinteggio

Il tinteggio è fondamentale dopo il trattamento delle pareti per l’umidità perché, se la pittura non viene applicata correttamente, si rischia di compromettere il lavoro fatto finora. Infatti, se la pittura non è adeguata, l’umidità potrebbe penetrare nella parete, causando la formazione di macchie e muffe.

Inoltre, la scelta della pittura giusta può contribuire a prevenire la formazione di umidità di risalita e mantenere la parete asciutta nel tempo. Le pitture per le pareti umide sono formulati appositamente per prevenire la formazione di muffe e per garantire una buona traspirabilità, permettendo così alla parete di “respirare” e di eliminare l’umidità in eccesso.

Le pitture silosaniche possono avere un ruolo importante nel contesto del risanamento e della ristrutturazione di uno spazio, in quanto sono particolarmente indicate per le superfici umide e possono aiutare a prevenire la formazione di muffe e batteri.

Inoltre, grazie alla loro elevata permeabilità al vapore, favoriscono la traspirazione delle pareti e contribuiscono a mantenere un ambiente salubre e confortevole. Tuttavia, è importante scegliere una pittura silosanica di qualità e applicarla correttamente, seguendo le indicazioni del produttore e le normative in vigore.

Sarà comunque necessario attendere che la parete sia completamente asciutta prima di applicare la pittura o l’intonaco. Ciò significa che bisogna lasciar passare abbastanza tempo affinché l’umidità presente nella parete sia stata completamente assorbita dalla malta utilizzata per il trattamento, e che non vi siano tracce di umidità residua. Il tempo necessario varia in base alle condizioni specifiche della parete e del clima, ma in genere si parla di alcune settimane.

Infine, per garantire una maggiore durata del lavoro svolto, si consiglia di applicare un fondo isolante prima della pittura o dell’intonaco. Questo prodotto, che si applica direttamente sulla parete, aiuta a creare una barriera protettiva contro l’umidità e previene la formazione di macchie e scolorimenti.

 

La rifinitura che può rovinare tutto

Prima di posare il pavimento, è importante accertarsi che la parete sia completamente asciutta e che non ci siano tracce di umidità o muffe. Inoltre, bisogna verificare che la superficie sia liscia, pulita e priva di polvere e detriti.

Se il collante non è resistente all’umidità, il pavimento può deformarsi, sollevarsi o creare bolle, a causa dell’acqua che fuoriesce dal sottofondo o dall’umidità presente nell’ambiente. Inoltre, la presenza di umidità può favorire la proliferazione di muffe e funghi, che possono danneggiare sia il pavimento che la struttura dell’edificio.

Se il collante non è abbastanza forte, il pavimento può staccarsi dal sottofondo e creare crepe o vuoti, con il rischio di inciampare o di provocare cadute.

È inoltre consigliabile scegliere un pavimento resistente all’umidità e alle variazioni termiche, in modo da prevenire la formazione di muffe e il degrado del pavimento stesso. In caso di umidità di risalita, può essere utile scegliere un pavimento permeabile al vapore, per permettere all’umidità di evaporare naturalmente.

Prima della posa del pavimento, è consigliabile anche effettuare un controllo della planarità del pavimento e, se necessario, intervenire per livellare la superficie.

 

L’elemento che fa davvero la differenza

In questo aricolo già molto lungo abbiamo accennato forse al 30% delle possibilità, delle problematiche e delle valutazioni necessarie per portare avanti un progetto apparentemente semplice di risanamento.

Per ristrutturare e risanare uno spazio umido le componenti in gioco sono molte ed è facile perdersi, ci si può addentrare in autonomia solo se si è seguiti da esperti aggiornati e competenti.

In questo caso, rivolgersi ad un fornitore capace, esperto e competente è fondamentale per evitare problemi e rischi durante la scelta dei materiali e la pianificazione del lavoro.

Un fornitore professionale conosce i materiali migliori per l’ambiente in cui si vuole portare avanti il progetto, sa indicare i materiali più adatto per la tipologia di pavimento e per la superficie di posa, ed è in grado di garantire l’affidabilità dei prodotti che fornisce.

Un fornitore professionale e competente può offrire un supporto completo durante l’intero processo, dalla scelta dei materiali alla consulenza tecnica fino alla pianificazione delle forniture.

Inoltre, grazie all’esperienza e alla competenza del fornitore, si può avere la garanzia di ottenere un lavoro di qualità, che duri nel tempo e che rispetti le normative vigenti in materia di sicurezza e risparmio energetico.

In sintesi, affidarsi ad un fornitore capace ed esperto significa garantire la sicurezza e la durata degli interventi di ristrutturazione e risanamento, e ottenere il massimo risultato estetico e funzionale dal proprio ambiente.

La scelta di un fornitore poco competente o di prodotti di bassa qualità, invece, può comportare il rischio di dover ripetere l’installazione in un breve periodo di tempo o di dover affrontare costi aggiuntivi per risolvere i problemi causati dalla scelta errata dei materiali.

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